Come sicuramente è chiaro, il mercato della cannabis ha grande potenzialità anche nel nostro Paese. Grazie anche alle sempre più convincenti proprietà scoperte del CBD (cannabidiolo), principio attivo che, a differenza del THC, non provoca effetti psicoattivi ma è anzi sembra essere utile come anti dolorifico, la canapa sta tornando ampiamente alla ribalta.

Il dibattito politico sulla liberalizzazione della cannabis è ancora aperto, ma ciò non ha impedito l’apertura di diversi hemp shop. Se vuoi sapere cosa sono, cosa vendono e come aprirne uno, non ti resta che seguirci nelle prossime righe. Se invece vuoi sapere come aprire un grow shop, qui c’è una guida per te.

Cosa sono gli Hemp Shop e mercato di riferimento

Gli hemp shop sono negozi specializzati nella vendita di prodotti derivanti dalla canapa.

In questo tipo di negozi si possono trovare capi di abbigliamento, oggettistica, libri e riviste dedicati alla cannabis e alle sue proprietà. Tra la merce venduta è possibile includere anche prodotti alimentari e bevande a base di semi o farina di canapa.

Tra gli scaffali di questi punti vendita troviamo anche dei cosmetici, ovviamente realizzati con questa pianta dai molteplici utilizzi.

Una caratteristica comune a tutte le soluzioni elencate riguarda il fatto che si tratta di prodotti a base di cannabis sativa, indi caratterizzata da un basso contenuto di THC consentito dalla legge vicente (0,6%).

Il mercato di riferimento è quello degli appassionati che vogliono andare oltre la coltivazione, acquistando, come già detto, anche accessori e prodotti alimentari.

Bene, a questo punto ti starai chiedendo cosa serva per aprire un hemp shop di successo.

Prima di tutto, partendo dalle informazioni che abbiamo dato sopra, bisogna dare spazio a uno studio del mercato e della concorrenza sia a livello locale, sia sul web. Non dimentichiamo infatti che la vendita dei prodotti a base di cannabis vede gli shop online sono un punto di riferimento fondamentale.

Parlando del negozio fisico, ricordiamo che, per iniziare, va benissimo un locale tra i 50 e i 60 mq. Fondamentale è sceglierlo in una zona di buon passaggio, ma anche caratterizzata da accessibilità per quanto riguarda il parcheggio delle auto.

Per avere successo è molto importante pianificare pure la collaborazione, prendendo in considerazione canali in maniera mirata. Non bisogna per forza concentrarsi solo sull’online o sull’offline, ma scegliere l’opzione migliore a seconda delle esigenze del proprio mercato.

Non bisogna trascurare neanche il format e il concept, essenziali per dare alla clientela un’impressione di professionalità.

Quando si decide di lavorare in un hemp shop, è essenziale avere una profonda conoscenza del settore, così da essere in grado di dare consigli mirati alla clientela. Come non parlare poi della conoscenza della legislazione?

Per concludere, quando si progetta di aprire un negozio del genere è ancora più importante non improvvisare, onde evitare problematiche legali e non solo.

Iter burocratico

L’apertura di un hemp shop non richiede il possesso di licenze. Come già detto, però, l’aspirante imprenditore deve essere a conoscenza delle principali normative relative alla canapa in Italia.

Molto utile al proposito è chiedere informazioni presso le associazioni di categoria. Un altro riferimento di valore è lo SUAP del proprio Comune, per non parlare della Camera di Commercio.

Entrando nello specifico dell’iter burocratico, elenchiamo i passaggi da seguire:

  • Apertura della Partita IVA
  • Iscrizione al Registro delle Imprese
  • Comunicazione di avvio dell’attività
  • Apertura delle posizioni a norma di legge presso INPS e INAIL
  • Attestato SAB o titolo equipollente, fondamentale per la vendita di bevaIn nde e generi alimentari

Fondamentale è ricordare che, in caso di vendita di alcolici, è necessario il permesso da parte dell’Agenzia delle Dogane. Essenziale inoltre è pagare la debita tassa per l’esposizione dell’insegna (si tratta di un’imposta comunale).

L’iter burocratico per l’apertura e la gestione di un’attività di questo tipo comprende anche l’attenzione ai diritti SIAE in caso di diffusione di musica.

Franchising

Molto spesso, chi sceglie di aprire un hemp shop si orienta verso la formula del franchising. In questo modo, si inizia l’attività con notevoli vantaggi.

Grazie al franchising, che consente di aprire anche un distributore automatico di prodotti a base di cannabis, si ha modo di cominciare la propria storia imprenditoriale avendo alle spalle un marchio noto, il che è un grande vantaggio per la visibilità e per la fiducia da parte degli utenti.

In Italia esistono diverse reti di franchising che vendono cannabis legale. Chi vuole entrare in questo campo imprenditoriale e aprire un hemp shop, deve considerare un investimento iniziale di circa 15.000 euro. Il vantaggio è notevole dato che, senza franchising alle spalle, si parlerebbe di una somma doppia.

I vantaggi di chi sceglie il franchising non finiscono certo qui. Da ricordare, infatti, è la possibilità di usufruire di servizi pre e post apertura, ma anche di partecipare a programmi di formazione e aggiornamento.

Scegliendo la formula del franchising, inoltre, è possibile trovarsi già a un ottimo punto per quanto riguarda gli allestimenti e le forniture. Concludiamo ricordando che potrebbe essere necessario (in base alle varie politiche di ogni brand) versare al franchisor, ossia il marchio, delle royalties sulle vendite.