Giovedì scorso ha aperto ad Anchorage, Alaska, il primo dispensario di cannabis. Incredibilmente la sua prima cliente ha 81 anni ed è nata in Italia: si chiama Anna Ercoli e vive negli Stati Uniti da ben 45 anni.

La donna ha atteso nel parcheggio dell’Arctic Herbery (questo il nome del locale) dalle 8:30 di mattina, circa tre ore prima dell’apertura dell’attività. Vedendola sfidare il freddo polare di -9 gradi Bryant, il proprietario, le ha consegnato un biglietto rosso con il numero 1601 che le assicurava di essere la prima della fila.

 

Ad aspettare con lei c’erano altre 50 persone in fila, tutte arrivate lì grazie ad un servizio di navetta messo a disposizione dal proprietario del locale. A mezzogiorno la signora è tornata all’Arctic Herbery ed ha acquistato una boccetta da 2,5 grammi di Afghan Kush finemente grindata, da utilizzare con una pomata. Il prezzo di questo prodotto? 52.50 dollari (50$ per la boccetta e 2.5$ di tasse).

“Funziona meglio delle pillole e dei medicinali, mi fa dormire senza sentire i dolori” – ha dichiarato prima di allontanarsi velocemente dal locale per evitare la folla di giornalisti arrivati sul posto per documentare l’accaduto.

L’Alaska è stato il terzo stato negli Stati Uniti, nel 2015, ad aver legalizzato la cannabis per l’uso ludico, subito dopo Colorado e Washington.

La marijuana del Polo Nord

L’Arctic Herbery si trova sull’Arctic Boulevard ed al momento vende solamente tre strains coltivati dalla Black Rapids LLC a Fairbanks, praticamente il Polo Nord. Una delle varietà di cannabis in vendita ha il 22% di THC e fa parte della famiglia AK.

In Alaska esistono anche altre attività che possono vendere cannabis legalmente a chi ha più di 21 anni, la prima di queste, l’Herbal Outfitters, è stata aperta a Valdez nell’ottobre di quest’anno. Prima di questi solo 10 altri locali sono stati aperti in questo Stato, ma altre aperture sono programmate durante l’anno.