
Il Governo dell’Uruguay ha annunciato giovedì 14 settembre la creazione di dispensari per la vendita di cannabis ed i clienti potranno acquistare solamente con denaro contante: sono le parole di Juan Andrés Roballo, Presidente della Giunta Nazionale sulle Droghe.
La decisione arriva dopo il recente ostracismo da parte delle banche a discapito delle farmacie uruguaiane che distribuiscono marijuana legalmente. Da luglio di quest’anno, 16 farmacie hanno cominciato a vendere marijuana grazie ad una legge del 2013 che ha reso l’Uruguay la prima nazione al mondo a legalizzare il mercato della cannabis coprendo l’intera filiera: dalla pianta fino alla vendita. Dopo gli avvertimenti delle banche, almeno 3 delle suddette farmacie hanno deciso di tirarsene fuori per non avere più problemi del genere.
Diverse banche internazionali che operano nel Paese, infatti, hanno deciso di chiudere i conti bancari delle farmacie che fornivano questo servizio e che era stato promosso direttamente dal governo.
La motivazione? Le banche giustificano questa decisione a causa dell’illegalità dell’attività nel loro Paese d’origine, comparando la regolare vendita di cannabis al narcotraffico (sebbene, dati alla mano, la regolamentazione del settore abbia sottratto una buona fetta di mercato ai narcos).
In Uruguay è molto difficile per un’impresa non poter accedere alle banche, poiché la legge vieta che i salari dei dipendenti vengano versati in contanti o in assegni e richiede il pagamento sotto forma di bonifico.
Il rappresentante dell’esecutivo ha infine aggiunto che con questi nuovi locali privati atti alla vendita le “condizioni di sicurezza specifiche” saranno le stesse garantite dalle farmacie. A breve verranno pubblicate le nuove norme che regolamenteranno le nuove attività.