Da quando la regolamentazione della vendita della cannabis ha dato la possibilità ai cittadini uruguaiani di acquistare il prodotto direttamente nelle farmacie, nel Luglio del 2017, le persone che si sono registrate in farmacia per ottenere accesso alla cannabis si sono triplicate.

Sono questi i dati che emergono da uno studio condotto dalla Facoltà di Scienze Sociali della Universidad de la República e dall’Osservatorio Nazionale sulle Droghe, che ha mostrato che la regolamentazione della cannabis ha sottratto al commercio illecito dei narcotrafficanti circa 22.000 persone, oltre il quaranta per cento del mercato.

Il numero di persone registrate al servizio che permette loro di acquistare la cannabis sono più di 13.000 (basti pensare che a metà Luglio gli iscritti erano appena 4.000). Inoltre, ben 7.000 persone sono registrate per coltivare in privato le proprie piante; il numero di cittadini associati per la coltivazione con i cannabis social club, che sono in totale 64, sono quasi 2.000.

Si stima che ci sono circa 62.000 fumatori occasionali, altri 35.000 che consumano alcune volte durante il mese e circa 50.000 che praticano un consumo quasi quotidiano.

Un altro dato interessante da constatare è che 8 consumatori di cannabis su 10 presentano un livello educativo nella media, mentre il 20% dei consumatori sta affrontando studi universitari.

Il governo stanno cercando spazi di vendita alternativi alle farmacie perché i cittadini possano acquistare cannabis in maniera del tutto lecita, in quanto le banche stanno ponendo ostacoli alle farmacie che vendono cannabis.

A riguardo di questi ultimi avvenimenti, il governo uruguaiano potrebbe incentivare l’apertura di erboristerie addette alla vendita, per garantire l’acquisto quanto meno ai cittadini che utilizzano cannabis a scopo terapeutico, anche se le fonti ufficiali non hanno ancora dato una conferma.