Le prove a supporto delle proprietà mediche della cannabis continuano a crescere, mentre il numero delle aziende americane che si stanno cimentando nella commercializzazione della pianta continua altresì ad espandersi.

Sebbene il rifiuto della DEA (Drug Enforcement Administration) di riconsiderare la cannabis e modificare le leggi federali che riguardano la marijuana, molti stati continuano a votare rafforzando le proprie leggi per quanto concerne la piana di cannabis.

Finora sono 29 gli stati che hanno legalizzato la marijuana per uso medico o per uso ludico.

L’espansione della legalità della cannabis creerà indubbiamente larghe opportunità per questa industria. Si immagina che quello che sta accadendo in questi stati porteranno alla creazione di un mercato molto prosperoso in tutto il Nord America.

Marijuana OGM Monsanto
Intanto, sul sito della Monsanto

Ecco perché non c’è da stupirsi se nel 2015 sono apparse alcune notizie riguardo il desiderio della Monsanto  di entrare in questa pingue industria. Tuttavia pochi mesi fa, ad Aprile, un portavoce della Monsanto ha insistito che l’azienda non sta pianificando di entrare nell’industria della cannabis. In un’intervista, la portavoce dell’azienda, Charla Lord, ha riferito che “la Monsanto non ha piani specifici e non sta lavorando sulla coltivazione di cannabis”.

Naturalmente molte persone continuano a tenere d’occhio l’attività del colosso agricolo. Alcuni credono persino che quest’azienda si sia già tuffata nell’industria cannabica e stia semplicemente facendo finta di nulla. Tuttavia, data la ricchezza di questo emergente di mercato e, dato che il fatturato quantificabile potrebbe essere di svariati miliardi entro il 2020, risulta molto strano che una multinazionale del calibro di Monsanto si possa far sfuggire una opportunità del genere.

Una startup chiamata Phylos Bioscience, però, ha lanciato una guida interattiva che mappa l’evoluzione genetica della pianta di marijuana. Gli autori commentano “Questa mappatura permette di tracciare specifiche varietà di marijuana – che sono già di dominio pubblico – creando una sorta di protezione dai brevetti di multinazionali che operano nel settore biotecnologico, come la Monsanto”.

Durante gli ultimi due anni, la Phylos Bioscience si è dedicata nella collezione di campioni di differenti strain di cannabis. Nel farlo hanno analizzato le sequenze di DNA, sviluppando una simulazione visuale in 3D dei dati raccolti.

La società ha lanciato questa guida interattiva che si chiama Galaxy, permettendo agli utenti di viaggiare attraverso un modello 3D di informazioni genetiche disegnate dalle sequenze geniche della pianta. Galaxy dà all’utente la possibilità di vedere le parentele di ogni varietà semplicemente seguendo le linee che connettono gli strain ai progenitori od ai discendenti. Le piante simili sono poste vicine una con l’altra, mentre i colori vengono utilizzati per raggruppare le pianti in “tribù” in base alla regione di appartenenza.

La mappa permette anche di vedere le relazioni tra differenti varietà. Secondo la Phylos Bioscience il loro lavoro di sequienzamento del DNA aiuterà a portare ordine nell’industria della cannabis.

“Abbiamo mappato quelle relazioni in tre dimensioni usando l’analisi delle componenti principali (detta anche PCA), una tecnica ben affermata nel campo del popolamento genetico. Abbiamo combinato questo approccio con altri metodi statistici applicati alla genetica, che generano ‘linee di eredità’ connettendo strettamente i campioni: dopodiché l’abbiamo resa interattiva. Queste tecniche non sono mai state combinate prima in una unica visualizzazione, per qualunque specie”.

La startup afferma che il loro progettò era stato sviluppato per sensibilizzare sulla storia della pianta di cannabis e sulla sua evoluzione. La loro documentazione potrebbe addirittura aiutare nella creazione di prodotti più accurati. “Vogliamo aiutare i consumatori ed i pazienti a sapere cosa stanno usando ed essere in grado di trovare la stessa varietà”, concludono i fondatori.