Tutti conosciamo il cannabidiolo (CBD) e la sua importanza in campo medico, ma alcune recenti ricerche hanno evidenziato anche le potenzialità della cannabidivarina (CBDV), un fitocannabinoide poco conosciuto contenuto nella cannabis, con interessanti usi nel trattamento dell’epilessia e di altri problemi neurologici.
Che cos’è il CBDv

La cannabis possiede circa 113 cannabinoidi, ed il CBDV è uno di questi. I cannabinoidi sono delle sostanze chimiche contenute solamente nella pianta della canapa. Sono composti molto particolari, in quanto interagiscono con i recettori cannabinoidi dell’essere umano.
La cannabidivarina, al contrario del THC, non possiede effetti psicotropi. Gli effetti di questa sostanza sul corpo non sono ancora del tutto chiari, sebbene abbia attirato le attenzioni dei ricercatori per le sue potenziali applicazioni nel trattamento di alcuni disturbi tra cui l’epilessia, il cancro al seno e la schizofrenia.
Alte concentrazioni di CBDV sono state trovate in piante selvatiche o landrace nella parte nord-occidentale dell’India, nell’est del Pakistan ed anche in alcune varietà presenti in Messico .
Sebbene il THC ed il THCV abbiamo effetti diametralmente opposti, il CBD e la sua controparte propilica CBDV sembra abbiano ampie applicazioni in medicina. Il CBDV non è psicoattivo e, come il CBD, sembra abbia molta efficacia come anticonvulsivante e antiepilettico.
Potenziali usi
Attualmente, il CBDV ha dimostrato le sue potenzialità principalmente in tre ambiti di ricerca. Tuttavia, gli studi su questo cannabinoide sono ancora in una fase di studio preclinico in laboratorio. Il CBDV non è molto abbondante nelle specie di cannabis più conosciute, il che rende la cannabidivarina una sostanza difficile da trovare.
Tuttavia, creare dei chemiotipi (piante della stessa specie ma che producono particolari componenti chimici) con alti livelli di CBDV potrebbe essere molto interessante.
Trattamento dell’epilessia
Si stima che circa 50 milioni di persone nel mondo soffrano di epilessia. Attualmente un farmaco contenente CBD, l’Epidiolex, ha ottenuto ottimi risultati nella riduzione delle convulsioni in test clinici.
Gli studi preliminari sul CBDV hanno mostrato le sue proprietà anticonvulsivanti.
Uno studio italiano del 2014 dell’Endocannabinoid Research Group ha rivelato come sia il CBDV che il CBD abbiano diversi ruoli nella riduzione e nella modulazione delle onde epilettiformi tipiche delle convulsioni. Un altro studio pubblicato nel 2012 mostra le proprietà anticonvulsivanti su cavie e topi.
L’azienda che ha inventato e commercializzato l’Epidiolex, la GW Pharmaceuticals, ha recentemente brevettato su un composto a base di CBDV e cannabidiolo per il trattamento dell’epilessia, segno che il cannabinoide avrà un promettente futuro in ambito medico.
Nausea
Per testare gli effetti del CBDV sulla nausea, alcuni scienziati hanno somministrato cloruro di litio a delle cavie. Assumendo questo composto i roditori spalancavano la bocca, che è il modo che hanno questi animali per mostrare la nausea, in quanto non in grado fisicamente di vomitare.
I ricercatori hanno rivelato come il CBDV riduca questa reazione ed abbia proprietà antinausea come i più comuni cannabinoidi.