
Da secoli e secoli la cannabis viene utilizzata come medicina naturale per curare diversi disturbi e malattie più o meno gravi. Sono diverse le popolazioni che hanno provato la sua efficacia da questo punto di vista. Da citare è anche l’interesse della ricerca internazionale, grazie alla quale è stato possibile scoprire l’efficacia della cannabis nel trattamento di diverse condizioni, come per esempio la stitichezza.
Qualcuno potrebbe, in casi del genere, fare presente che la cannabis da diverso tempo è illegale in molti Paesi del mondo. Il periodo in questione, però, è molto contenuto se paragonato ai secoli durante i quali la cannabis è stata utilizzata per curare diversi disturbi, permettendo alla scienza di interessarsi alle sue potenzialità.
Negli ultimi 5 decenni, purtroppo, la cannabis è stata fortemente stigmatizzata. Questo ha messo in secondo piano i suoi benefici che, come già ricordato, riguardano anche il contrasto alla stitichezza.
Conosciamo meglio la stitichezza
La stitichezza, detta anche costipazione, è un disturbo molto diffuso che riguarda i movimenti intestinali. Può manifestarsi a prescindere dall’età e dal sesso e influire profondamente sul benessere psicologico. La sua peculiarità principale riguarda il fatto che chi ne soffre ha difficoltà ad espellere le feci.
Di base, la stitichezza non è da considerare una malattia. La condizione in questione, infatti, può essere definita come un sintomo di altre situazioni patologiche, in alcuni casi anche gravi.
La condizione può aggravarsi e sfociare in stipsi, caso in cui le feci diventano dure e grumose. In linea di massima, si parla di stitichezza quando la persona coinvolta ha meno di 3 episodi di evacuazione alla settimana.
Cosa si può dire sulle cause? Che possono essere molto diverse. In primo luogo è da ricordare lo scarso apporto di fibre nell’alimentazione quotidiana. Per mantenere un intestino sufficientemente attivo, è necessario assumere almeno 30 grammi di fibre, principi nutritivi fondamentali per la formazione di feci strutturate facili da espellere.
Le fibre, inoltre, favoriscono la formazione di batteri benefici nell’intestino e aiutano a mantenere in generale il benessere di quest’organo.
L’alimentazione povera da questo punto di vista non è l’unica causa della stitichezza. La condizione in questione, infatti, può essere provocata anche da alcuni farmaci e dai loro effetti collaterali.
La cannabis può essere un valido lassativo?
Si parla spesso degli effetti anti emetici della cannabis. Le proprietà dell’erba, però, possono avere dei risvolti anche per quanto riguarda il contrasto della stitichezza. In passato, infatti, la cannabis veniva utilizzata proprio come erba contro la costipazione. Le prove in merito risalgono a molto tempo fa. Per fare un esempio al proposito è il caso di ricordare che l’imperatore Sheng Hung prescrisse la cannabis come trattamento per alleviare la costipazione. Siamo nel lontanissimo 2.300 a.C.
Riferimenti in merito all’efficacia della cannabis come lassativo si trovano anche nei testi della medicina ayurvedica. Nello specifico, fumare o vaporizzare cime di cannabis può aiutare notevolmente a rilassare le viscere.
Da ricordare, però, è che alcune parti anatomiche specifiche della pianta possono rivelarsi efficaci per quanto riguarda il contrasto della stipsi. Per entrare maggiormente nel dettaglio al proposito, facciamo riferimento sia ai semi della pianta, sia al suo olio. Parliamo ora di studi scientifici. Iniziamo citandone uno che è stato pubblicato sulle pagine dell’American Journal of Gastroenterology. Cosa dice di preciso? Ricordiamo innanzitutto che si tratta di una ricerca che ha analizzato gli effetti dei semi di canapa (HSP) sulla costipazione funzionale.
Fondamentale a tal proposito è fare presente che sul mercato sono presenti pillole ai semi di canapa, un rimedio di origine cinese molto apprezzato tra chi ha bisogno di tenere sotto controllo la stitichezza.
Lo studio sopra ricordato ha coinvolto 120 volontari, che sono stati divisi in due gruppi. Il primo ha ricevuto come trattamento le pillole ai semi di cannabis. Il secondo, invece, un semplice placebo.
Cosa hanno portato alla luce i risultati? Degli effetti benefici riscontrati nei soggetti trattati con i semi di cannabis. Questi pazienti annoverati nel campione hanno riferito dei miglioramenti per quanto riguarda il livello della stipsi e le difficoltà nel corso dell’evacuazione.
Concludiamo ricordando che i semi di canapa sono molto facili da utilizzare e che possono essere aggiunti in maniera semplice a numerosi piatti e ad altrettante bevande. La dose di semi di canapa necessaria per raggiungere benefici dal punto di vista del contrasto alla stitichezza cambia da persona a persona.
In alcuni casi, può essere sufficiente cospargere di semi l’insalata da portare in tavola. C’è addirittura chi frulla i semi prima di aggiungerli ai vari piatti, in modo da non intaccare l’apporto di fibre.
Chi vuole assumere una dose ancora più alta di sostanze benefiche, può utilizzare l’olio di canapa per cucinare. Trovarlo in commercio non è affatto difficile.
Non c’è che dire: al giorno d’oggi, le proprietà della canapa possono essere sfruttate al massimo e, soprattutto, associate ad alimenti sani e gustosi.