Il THC è uno dei principi attivi della Cannabis, scientificamente denominato “delta nove tetraidrocannabiolo”, è presente in tutte le parti della pianta, concentrato soprattutto nelle foglie.

Sicuramente è il principio attivo più conosciuto della Cannabis, perché è la componente chimica che causa l’effetto psicoattivo ma è anche l’elemento che viene rilevato dai test anti-droga.

Un altro principio attivo molto conosciuto della Cannabis è il Cannabidiolo, detto CBD, che viene utilizzato nell’industria tessile, nell’edilizia e per scopo ricreativo.Ha la funzione di aumentare e prolungare gli effetti analgesici del THC, riducendone il rischio cardiaco.

Periodo di rilevazione del THC

La verità è che nessuno può stabilire con certezza quanto duri la presenza del THC nell’organismo. Questo perché ogni individuo è diverso e l’organismo si comporta in maniera differente, a seconda di alcuni fattori:

  • Metabolismo e grasso corporeo sono fattori molto importanti, infatti il THC viene conservato negli accumuli di adipe, quindi una persona snella e con un metabolismo veloce è capace di smaltirlo rapidamente rispetto ad una persona grassa e dal metabolismo lento.
  • La frequenza con la quale si assumono le sostanze è un altro fattore molto importante, infatti i metaboliti del THC rimangono in circolo nell’organismo anche quando è finito l’effetto psicoattivo e l’uso frequente può generarne addirittura un accumulo, per questo motivo i consumatori abituali restano positivi ai test per più tempo rispetto ai consumatori occasionali.
  • La potenza della sostanza incide molto sul risultato dei test.
  • lo stile di vita aiuta nella fase di espulsione dell’THC dal corpo, ma ciò non vuol dire che allenandosi subito dopo l’assunzione si possa completamente espellere la sostanza.

I test per rilevare il THC

I test antidroga sono di diversa tipologia, a seconda delle metodologie usate, del contesto e dei costi.

Tra i metodi di screening antidroga troviamo:

  • Esami del sangue: servono per misurare il livello del THC presente nel sangue; è un tipo di esame non troppo dispendioso che richiede qualche giorno per ricevere i risultati, ma non è propriamente il metodo più sicuro per scoprire se il soggetto interessato ha fatto uso di sostanze meno recentemente, perché il THC scompare dal sangue mediamente nel giro di 12-24 ore. Quindi gli esami del sangue sono utili solo nei casi in cui occorre sapere se la persona ha fatto uso di droghe di recente.
  • Esami delle urine: non vanno a rilevare il livello di THC, bensì rilevano la presenza di un’altra sostanza chimica, il THC-COOH, che viene liberata dal fegato quando scompone il THC. Il THC-COOH rimane nell’organismo per molto più tempo del THC, per questo l’esame delle urine è utilizzato per sapere se il soggetto interessato ha fatto uso di droghe in un tempo relativamente recente. Questa tipologia di esame non è esente da sabotaggi, infatti il soggetto può sostituire il proprio campione di urine, ma i laboratori hanno dei metodi per arginare le truffe. I parametri che vengono utilizzati in questa tipologia di esame sono molteplici, come per esempio il colore, la temperatura, il pH ed il peso specifico.
  • Test della saliva: Senza dubbio è il metodo più semplice ed economico per rilevare la presenza di THC nell’organismo, fino a tre o quattro giorni dopo l’assunzione, per i consumatori occasionali. Il test consiste in un semplice tampone orale che permette di esaminare la saliva del soggetto.
  • Esame del capello: Sicuramente è un test che viene effettuato molto raramente ed è anche il più dispendioso. Esso può rilevare la presenza di THC fino a sei mesi dopo l’assunzione di droghe, per questo è considerato al momento il tipo di test più affidabile.

Alcuni consigli per eliminare le tracce di THC

Senza troppi moralismi, l’unico vero metodo sicuro per non avere THC nel proprio organismo è non assumerlo se si sa di poter andare incontro ad analisi che possono rilevarne la presenza.

Esistono però alcuni accorgimenti che possono accelerare l’espulsione del THC dal corpo.

Per esempio, sapendo in anticipo di doversi sottoporre ad un esame delle urine, si dice che sia buon comportamento bere molta acqua per favorire l’espulsione. O quantomeno astenersi dall’utilizzo di cannabis nei tre giorni precedenti al test.

Ma in sostanza, non esiste una vera e propria ricetta magica per espellere il THC dal sangue o addirittura dai capelli per test molto più dettagliati e dispendiosi.