L’avvento dei vaporizzatori ha cambiato totalmente il modo in cui si consuma la cannabis. Prima di iniziare ad usarne uno, però, è il caso di capire come funzionano questi dispositivi e seguire qualche consiglio per vaporizzare al meglio le infiorescenze di cannabis.

Noi ne abbiamo selezionati alcuni per te.

Non preoccuparti se sei alle prime armi, perché troverai anche suggerimenti ad hoc per iniziare a vaporizzare nel migliore dei modi. Iniziamo?

Utilizza erbe non troppo secche

Il primo consiglio è semplice ma molto importante. L’erba fresca, infatti, è la migliore . Per capire meglio la situazione andiamo alle basi del processo di vaporizzazione, ricordando che si basa sull’umidità.

Vaporizzare, a livello concreto, significa riscaldare una sostanza e fermarsi quando i suoi componenti toccano il punto di ebollizione e, grazie a un vero e proprio passaggio di stato, si trasformano in vapore, ricco di terpeni e cannabinoidi.

Il vapore, poi, può essere inalato. Dopo questo semplice riepilogo tecnico, capiamo perfettamente che l’erba fresca, decisamente più umida, rappresenta il punto di partenza ideale per vaporizzare. Per capire se l’erba è giusta per lo scopo basta toccarla. Se non risulta bagnata e neppure troppo secca da rompersi sotto le dita, allora si può procedere.

Passala nel grinder

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Dopo aver stabilito se l’erba è giusta per essere vaporizzata, il passo successivo da compiere consiste nel passarla nel grinder. Questo step è molto importante in quanto tritare l’erba è un modo per aumentare la sua superficie esposta all’aria.

In tal modo, il calore può penetrare più a fondo nella materia vegetale e, di conseguenza, produrre un vapore più denso e gustoso. Nel caso delle infiorescenze di cannabis, quando ci si concentra sul tritaerba è bene impegnarsi per ottenere un risultato il più omogeneo possibile. Il risultato in questione è più facile da raggiungere se si utilizza un grinder di buona qualità, magari in metallo.

Un consiglio da veri esperti? Mai macinare più erba di quella necessaria a riempire la camera del vaporizzatore. Quella non utilizzata, infatti, si secca molto velocemente.

Fai attenzione alla temperatura

Se vuoi vaporizzare per bene le tue erbe, non devi assolutamente perdere di vista la temperatura. In linea di massima, è bene dire che trovare quella perfetta non è affatto facile. Si può ovviamente sperimentare, ricordando che l’intervallo ideale si aggira tra i 180°C e i 210°C. A seconda del tipo di cannabinoide, in ogni caso, cambia la temperatura di vaporizzazione.

Non compattare troppo l’erba

Compattare troppo l’erba nella camera di riscaldamento del vapo può rivelarsi dannoso. Il rischio, infatti, è di danneggiare il vaporizzatore e di ostacolare il flusso di vapore dalla camera all’imboccatura.

Pre-riscalda il vaporizzatore

Preriscaldando il vaporizzatore, è possibile ottenere dei risultati davvero eccellenti. Il ragionamento che bisogna fare è il medesimo del forno. Metteresti mai a riscaldare un piatto in un forno freddo?

Assolutamente no!

Lo stesso vale per i vaporizzatori, che vanno “preparati” per svolgere al meglio il loro lavoro. Hai poco tempo a disposizione? Non preoccuparti! Il processo di riscaldamento dura davvero poco.

Fai tiri brevi e leggeri

L’erba vaporizzata va inalata molto lentamente e poco alla volta. Adottare l’approccio contrario è sbagliato per due motivi.

Prima di tutto perché aspirando forte si rischia di inalare dei pezzi di erba e, in secondo luogo, perché si introduce aria fredda nella camera di riscaldamento. La conseguenza in questo caso è un abbassamento della temperatura. Il dispositivo lavora di più e rilascia un vapore di bassa qualità.

Evita la combustione

Continuiamo con i consigli per vaporizzare al meglio le infiorescenze ricordando l’importanza di non raggiungere la combustione. Quando si innesca questo processo, nella pianta si spezzano dei legami chimici importanti. Questo porta alla formazione dei radicali liberi, il cui effetto negativo sulla salute è più che noto e riguarda in particolare l’insorgenza del cancro.

Bisogna fare molta attenzione a questo aspetto perché, con la combustione, si vanifica l’effetto positivo della vaporizzazione, una strada che viene scelta per minimizzare gli effetti collaterali del fumo.

Prenditi cura del tuo vaporizzatore

Per ottenere il meglio dalle infiorescenze è essenziale prendersi cura del dispositivo che permette di concretizzare tale processo, ossia il vaporizzatore.

Non dimenticare che si tratta di una macchina e che, per questo, ha bisogno di una determinata “manutenzione” per continuare a funzionare al meglio nel corso del tempo. Le istruzioni in merito vanno lette subito dopo l’acquisto del dispositivo, ancora prima di cominciare ad utilizzarlo.

Fondamentale, dopo averlo messo in funzione, è tenerlo pulito costantemente. Bisogna ovviamente farsi trovare pronti a sostituire i componenti qualora la cosa dovesse rivelarsi necessaria. Dato il prezzo non proprio esiguo dei vaporizzatori, quando se ne acquista uno, è bene prendersene cura e massimizzare l’investimento nel tempo.