Tipi di Marijuana: differenza tra Sativa ed Indica

Indica e sativa sono i due principali tipi di cannabis. Ecco come distinguerli.
La cannabis è una delle colture più antiche conosciute al genere umano, con record di datazioni di coltivazioni risalenti a migliaia di anni fa.
Oggi è ampiamente accettato che la marijuana si presenti in due specie diverse: Cannabis indica e Cannabis sativa. L’incrocio di questi due tipi ha portato poi ad una grande varietà di ceppi ibridi, con caratteristiche uniche.

Una menzione va fatta alla canapa, nomenclatura che indica la pianta maschio di cannabis sativa. Quando ci riferiamo alla marijuana, però, consideriamo le infiorescenze della pianta femmina.
Le differenze tra marijuana indica e sativa rimangono un argomento di enorme e aperta discussione, soprattutto tra gli scienziati che studiano la pianta. Tuttavia, la maggior parte di loro concorda sul fatto che indica e sativa siano due piante che si distinguono in vari modi.
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Aspetto dei tipi di Marijuana

Il modo più comune di distinguere cannabis indica da cannabis sativa è l’aspetto, o ciò che gli scienziati chiamano morfologia.
La cannabis sativa si presenta come una pianta alta, vagamente ramificata e con lunghe foglie strette. Di solito sono coltivate all’aperto e possono raggiungere altezze galattiche (5 metri). Incredibile. Veri e propri alberi.
Le piante di marijuana Indica sono invece più basse, densamente ramificate e presentano foglie più larghe. Queste piante sono più adatte alla coltivazione indoor.
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Effetti dei diversi tipi di Cannabis

Oltre ad avere aspetti differenti, marijuana Indica e marijuana Sativa sono piante che hanno differenti effetti a seconda delle persone, ma più generalmente presentano le seguenti distinzioni:

Marijuana Sativa

  • Ravvivante ed energico. Più sveglio e Creativo.
  • Cerebrale, spaziale, viaggi come se piovessero e a tratti allucinogena.
  • Più adatta per l’uso di giorno

Vedi anche come la Marijuana influisce sull’aumento della creatività.

Marijuana Indica

  • Rilassante e calmante. Divano.
  • Tremolio o formicolio di alcune parti del corpo e rilassamento muscolare estremo.
  • Più adatta per l’uso notturno.

Tuttavia, nessuno studio scientifico ha confermato queste differenze. In realtà, la storia suggerisce una differenza molto più semplice tra i due tipi di marijuana: indica e sativa.
La classificazione iniziale di marijuana Indica è stata fatta dal biologo francese Jean-Baptiste Lamarck, nel 1785.
Lamarck ha osservato che le colture di canapa tradizionali presenti in Europa non presentavano alterazioni della mente dovute all’utilizzo, rispetto ad alcune varietà che si trovavano in India e da cui si faceva hashish.
Lui coniò allora il termine Cannabis Indica, per distinguere la Marijuana indiana dalla Marijuana europea, nota al momento come Cannabis Sativa. In ugual maniera, la Cannabis Indica fu poi riconosciuta come terapeutica dalla medicina occidentale nel corso del 1800.

Differenze genetiche dei tipi di Cannabis

Gli scienziati che hanno studiato le differenze tra indica e sativa hanno creato una serie di teorie basate sulla genetica. Una teoria prevalente si concentra sulla produzione genetica di THC e CBD.
Le piante che producono alti livelli di THC esprimono geni che codificano per la sintesi dell’enzima THCA. Questo enzima converte il CBG in THCA, che diventa il THC quando riscaldato (prova a leggere anche come decarbossilare la marijuana per capire come il THC venga rilasciato solo tramite riscaldamento).
Queste piante sono in genere considerate Sativa.
D’altro canto, alcune piante esprimono geni che codificano per la sintesi dell’enzima CBDA. Questo enzima converte invece il CBG in CBDA, il precursore del CBD. Queste piante sono in genere considerate Indica.

In base a questa spiegazione, la marijuana Sativa presenta molto più THC che CBD, mentre la marijuana Indica presenta livelli maggiori di CBD.

Il problema è che, oggi, molti ceppi producono quantità variabili di entrambi gli enzimi. Alcuni ricercatori ritengono che questo è dovuto all’ibridazione.
È stata anche proposta una teoria alternativa basata sull’origine geografica.
Recenti tentativi di distinguere Marijuana Sativa da Marijuana Indica si sono basati su teorie genetiche e geografiche. Esistono anche alcune specie meno conosciute, come la Cannabis Ruderalis, che è tipica delle regioni dell’Europa dell’Est, della Mongolia e della Russia. Quest’ultima è molto usata per creare ibridi con dominanza Indica e Sativa, sfruttando la resistenza della Ruderalis.

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