Forse hai già avuto modo di sentir parlare dei Dab. Cosa sono i Dab? E’ il nome attribuito ai concentrati di marijuana la cui vaporizzazione è chiamata appunto “dabbing”. Cosa sono quindi i concentrati di marijuana? Parlando nel modo più semplice possibile, questi sono estratti di marijuana di intensità enormemente maggiore rispetto alle erbe ( la concentrazione di cannabinoidi possono arrivare fino al 90%), dai quali è stata estirpata la parte vegetale , ovvero i frammenti vegetali. Solitamente questi sono sostanze dorate ed appiccicose, ma il loro aspetto e la loro forma possono variare molto.
I concentrati si possono ottenere in molti modi , anche se tutti questi si raggruppano in due gruppi principali : concentrati ottenuti con l’aiuto dei solventi ( come il butano,l’anidride carbonica o il glicerolo) oppure quelli che per la produzione non utilizzano nessun tipo di solventi (inglese- solventless).
I concentrati ottenuti con l’aiuto dei solventi sono solitamente più difficili da produrre – innanzitutto la loro produzione è spesso legata al rischio di esplosione ( specialmente se utilizziamo il butano) e poi, il prodotto finale richiede una pulizia molto accurata delle rimanenze del solvente. Un esempio eccezionale è il più popolare concentrato presente in Italia, l’olio RSO – quando è prodotto nel sottosuolo la probabilità di contaminazione con i solventi è molto alta. Dall’altra parte abbiamo i concentrati privi di solventi che si possono ottenere tramite la compressione della resina dalla piante (colofonia) o attraverso il setacciamento dei frammenti di pianta attraverso un setaccio a maglie sempre più strette, fino alla completa separazione del materiale vegetale (detto dry sift).
Esistono inoltre concentrati legali in Italia, che non contengono THC, come per esempio i cristalli di CBD. La loro vaporizzazione è decisamente un’alternativa più economica ai molto più attualmente popolari oli CBD in gocce, il cui prezzo è molto alto.
Come si assumano i concentrati?
I concentrati possono essere ovviamente aggiunti ad un joint o nella pipa del bong, ma così di solito è sprecato – la maggior parte dei cannabinoidi verrà rovinata a causa delle alte temperature. Un giusto modo per assumere i concentrati è la loro vaporizzazione, ovvero l’evaporazione dei cannabinoidi presenti senza portare la sostanza alla combustione.
“Alcuni vaporizzatori portatili, oltre alla vaporizzazione delle erbe offrono anche la possibilità di vaporizzare i concentrati. Ancora meglio si adattano al dabbing i dispositivi progettati appositamente per la vaporizzazione dei concentrati” – veniamo a sapere da Marco Spinelli, esperto nel settore della vaporizzazione. Questi tipi di dispositivi per il dabbing sono già presenti in Italia – li offre per es. negozio di vaporizzatori VapeFully. Indipendentemente dal fatto che usiamo l’olio RSO, concentrati di resina fatti in casa o che possediamo concentrati BHO di alta qualità provenienti da oltre il confine, la vaporizzazione sarà decisamente la migliore e più comoda metodologia per assumerli.
Vantaggi provenienti dalla vaporizzazione dei concentrati
Anche se i concentrati vantano una grande popolarità tra i consumatori di marijuana a scopo ricreativo, il loro potenziale può essere sfruttato in pieno anche dalle persone che utilizzano i cannabinoidi per scopi medici. Quali sono i vantaggi dei concentrati rispetto alle erbe? innanzi tutto agiscono molto più velocemente – non servano una decina di minuti che invece occorrono per un’adeguata macinatura delle erbe, per comprimerle nel vaporizzatore e per la loro successiva inalazione.
“Nel caso dei concentrati non viene messa nel vaporizzatore una grande quantità di di sostanza, il consumatore inala 1-2 volte e ottiene immediatamente un forte effetto medico. Il tutto occupa meno di un minuto e un tempo di azione così breve è impagabile nel caso di pazienti che necessitano un rapido sollievo dai loro disturbi come per es. dolore, convulsioni o nausea” chiarisce Marco Spinelli di www.VapeFully.com/it. Oltre ad un rapido effetto di azione, non ha meno importanza anche la potenza dei concentrati – le persone malate, necessitano di grandi quantità di cannabinoidi, e possono assumerle in maniera più comoda con l’aiuto dei concentrati.
Al posto di qualche grammo di marijuana , che richiede almeno una decina di aspirazione di vapore/fumo, sono sufficienti una decina di milligrammi di concentrato, che si possono aspirare in unico o in un paio di aspirazioni. La vaporizzazione dei concentrati inoltre,come anche nel caso delle erbe, non si lega a nessun tipo di rischio per la salute, come malattie dei polmoni o dispersione di tossine nell’organismo, il che invece un elemento inseparabile del fumo della marijuana.
Il Dabbing presenta anche la possibilità di essere dosato con precisione – il paziente può aspirare una volta, controllare gli effetti e conseguentemente alle esigenze continuare l’inalazione o interromperla.
I rischi legati ai concentrati
Nel caso di consumatori inesperti, soprattutto quelli aventi esperienze precedenti con le erbe, l’intensità dei concentrati è sottovalutata. Anche se il sovradosaggio di THC non è in alcun modo dannoso per il nostro organismo, l’assunzione di una quantità elevata di cannabinoidi può portare ad un numero di sintomi più o meno onerosi , come stanchezza, sonnolenza, ansia e confusione. Avendo però la consapevolezza dell’intensità dei concentrati e assumendoli con moderazione, non ci succederà nulla di tutto questo.
Un problema certo, legato all’ uso dei concentrati è il limite di tolleranza – sale più velocemente rispetto al caso delle erbe, il che porta ad un crescente bisogno di aumentare la dose. Solitamente bastano alcuni giorni di pausa per abbassare notevolmente la tolleranza ai cannabioidi. Il più importante rischio legato ai concentrati specialmente nei paesi in cui i concentrati non sono legali , è la loro qualità. Quando i concentrati non sono prodotti in laboratori professionali ma in condizioni amatoriali ,è fondamentale chiedersi se sono stati ripuliti in modo efficiente dai residui di solvente.
E’ possibile che questa situazione migliorerà quando nelle farmacie appariranno estratti di marijuana legali, che in Italia dovrebbero apparire nei prossimi mesi. Fino a questo momento sono decisamente più sicuri i concentrati privi di solventi, che inoltre si possono molto facilmente produrre in casa. Per esempio il concentrato di colofonia si può produrre in pochi minuti in casa con la massima sicurezza utilizzando la pressa Tarik+Rosin T-Rex acquistabile a pochi euro – la pressa consente di estrarre dalla marijuana il proprio concentrato, il che occupa nemmeno dieci minuti, inoltre il prodotto finale non richiede pulizie ed è completamente sicuro per la salute.
Concentrati – il futuro delle marijuana medica?
Prendendo in esame l’enorme potenziale dei concentrati nel campo medico della applicazione dei cannabinoidi , sembrerebbe pronto per loro un futuro luminoso.
Già adesso i punti che distribuiscono la marijuana medica negli USA , vendono più concentrati rispetto alle erbe e questo trend sembrerebbe mantenersi. Non rimane che avere speranza nel fatto che grazie alla legalizzazione della marijuana in Italia anche i pazienti italiani avranno un accesso più facile e legale ai concentrati di marijuana.