Vaporizzazione è un termine che, negli ultimi tempi sta acquisendo una crescente popolarità. L’inalazione di marijuana con l’aiuto di futuristici dispositivi sta diventando parte della vita di molte persone che tengono alla propria salute. Anche se la moda per la vaporizzazione, che è arrivata a noi dall’America, ancora oggi provoca molte controversie tra chi non conosce questo tema. Questi timori hanno effettivamente un fondamento? Nel nostro articolo analizzeremo perché è importante provare la vaporizzazione.
Negli USA i vaporizzatori sono davvero molto popolari ed il loro utilizzo è divenuto ormai una parte dello stile di vita, riducendo così la quantità di persone che usano della marijuana in modo più tradizionale – ovvero attraverso il fumo. E’ importante notare che le forti sensazioni che accompagnano la vaporizzazione non riguardano solo i più giovani – utilizzatori abitudinari di questo metodo di assunzione della marijuana, ma viene utilizzato anche da persone più anziane che rappresentano comunque una parte significativa dei fruitori dei vaporizzatori. Tutto questo è sicuramente legato ad un rapporto molto più flessibile con la marijuana negli USA.
In molti stati la marijuana è legale per scopi medici, e sta crescendo anche il numero degli stati che ne consente l’uso per scopi ricreativi. La generazione degli over 50 segue molto rapidamente i consumatori più giovani per quanto riguarda l’uso della marijuana. Ricerche pubblicate dimostrano che nel 2000 nell’arco di 12 mesi di ricerca i consumatori over 50 raggiungevano l’1%, nell’anno 2012 invece questa percentuale ha raggiunto addirittura il 3,9 %. Questa importante (quasi quadruplicata) percentuale, è molto più alta rispetto a quella prevista inizialmente, sottolineano gli studiosi dell’ University of Iowa College of Public Health – risultati delle loro ricerche si possono approfondire qui. Gli scienziati supponevano che la percentuale dei consumatori attivi di marijuana non avrebbe superato il 3% in questo gruppo di età.
E’ importante notare che, anche se negli USA le persone del gruppo over 50 sono conosciute per la loro tolleranza e per le loro sperimentazioni con essa in gioventù, la stragrande maggioranza dei soggetti analizzati dichiarano di utilizzare questa sostanza non più di una volta ogni 10 giorni. Il 25% delle persone sottoposte ad accertamenti dichiarano che nell’anno precedente alla visita utilizzavano la marijuana al massimo 5 volte. Di conseguenza quasi il 90% dei soggetti del gruppo dichiara che l’utilizzo di marijuana non è causa ne di problemi di salute ne di problemi emozionali.
La vaporizzazione come mezzo di cura e relax
I risultati delle ricerche sopra indicate non sono molto sorprendenti per gli esperti del negozio di VapeFully, specializzatosi in vaporizzatori per l’uso medico di cannabis. Le ricerche sopra citate sostengono le nostre osservazioni – la moda per un sano stile di vita ha raggiunto anche i consumatori di marijuana. La crescente popolarità della vaporizzazione non ci stupisce affatto – in passato era necessario scegliere tra un sano stile di vita e uno stile pieno di sensazioni ma legato ad una vita breve. Adesso stiamo entrando in un’epoca in cui si può vivere sia intensamente che a lungo. Le scoperte come quelle del vaporizzatore permettono una minimizzazione, anzi quasi un azzeramento degli effetti collaterali dell’utilizzo della marijuana. La vaporizzazione diventa così elemento di uno stile di vita sano e moderno, in cui primeggiano valori come libertà, possibilità di vivere sensazioni insolite e la ricerca di nuove. La vaporizzazione ci consente tutto questo, conservando comunque una completa discrezione – aggiunge Marco Spinelli del negozio https://www.vapefully.com/it/.
La continua discussione, seguita ormai da anni, intorno alla questione della legalizzazione della marijuana evoca spesso forti emozioni tra i sostenitori della legalizzazione così come tra gli obbiettori. Ogni qualvolta che si tratta di legalizzazione ci si scontra con le idee di persone che si oppongono fermamente a questi cambiamenti legali, paragonando il fumo della marijuana all’uso delle droghe pesanti.
In questa discussione è importante però appellarsi al buon senso e soffermarci sull’argomento in maniera obbiettiva. La fitoterapia ha una storia lunga migliaia di anni, molto più lunga rispetto alle liste di tutte le erbe e le sostanze vietate. L’Aromaterapia e lo sfruttamento delle proprietà mediche e allucinogene delle piante è una pratica antica già conosciuta dai popoli preistorici. “Ai giorni d’ oggi i popoli più sviluppati ancora adesso utilizzano le erbe tradizionali, come menta, melissa o camomilla, ma la vaporizzazione permette di scoprirne nuovamente le loro proprietà benefiche. Prima di tutto alla luce della legalizzazione a scopo curativo della cannabis, la vaporizzazione si pone come un metodo nuovo e completamente sicuro per la salute per accogliere le proprietà benefiche dei cannabionidi.” – aggiunge l’esperto rappresentante il negozio di vaporizzatori VapeFully.
La vaporizzazione è il fumo reinventato
Uno dei pregi della vaporizzazione è indubbiamente la discrezione, soprattutto quando si è con altre persone che magari si sentono a disagio con gli spinelli. Infatti chi si trova nelle vicinanze potrebbe non accorgersi per quale scopo stiamo utilizzando il vaporizzatore. Il vapore del dispositivo esce unicamente dal bocchino (direttamente nelle labbra del consumatore), e dopo il suo rilascio dai polmoni è praticamente impercettibile per chi è con noi.
I vaporizzatori portatili moderni sono anche facilmente trasportabili – sono dispositivi alimentati a batteria, grazie alla quale si possono potare con sè letteralmente ovunque e vaporizzare discretamente anche in luoghi pubblici.
L’utilizzo della marijuana in maniera ragionevole è paragonabile al bere una birra per rilassarsi, nel tempo libero dal lavoro, cosa largamente accettata dalla società in cui nessuno ci vede niente di male. Il cuore della questione sta nel fatto che l’inalazione della marijuana per mezzo del vaporizzatore è in realtà più salutare e meno dannosa della proverbiale birra. Quando questa verità sarà accettata dalla coscienza collettiva della società allora la vaporizzazione avrà una chance di diventare parte di uno stile di vita a cui aspirano la maggior parte dei giovani: realizzarsi nell’ambito familiare e lavorativo, rapportarsi in modo pacifico e tollerante nei confronti del mondo e delle persone che ci circondano pur essendo aperti verso esperienze e verso l’utilizzo di erbe non dannose per la salute.
La vaporizzazione è un fenomeno sociale con il quale è facile essere coinvolti in importanti feste nei club ma anche in case private – i vaporizzatori ronzano intorno ad esse così come un tempo faceva una bottiglia di un forte alcolico. Rispetto perciò ad avventure alcoliche e alle sbornie, l’utilizzo del vaporizzatore richiama unicamente il relax e sorrisi beati, e nel peggiore dei casi un aumento dell’appetito. In fondo crediamo che la vaporizzazione aiuterà a cambiare l’immagine negativa della marijuana nella società.