White Widow

Da quando è stata presentata al pubblico nel 1995, la White Widow è diventata una delle varietà di cannabis più popolari degli ultimi anni. Questo strain può essere trovato in praticamente tutti i coffeeshop di Amsterdam, creata da differenti breeder e magari anche con nomi differenti.


La WW originale è stata creata dalla Greenhouse a metà degli anni 90, quando il settore era dominato da Skunk #1, Northern Lights e differenti tipi di Haze.

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La Vedova Bianca è una combinazione di una Sativa brasiliana ed un’indica ibrida dell’India del sud: risulta essere adatta alla coltivazione anche per i meno esperti. Attualmente il mercato è invaso da tantissime versioni tutte diverse di questa varietà, rendendo questo ibrido sativa/indica una delle varietà di marijuana maggiormente apprezzate. Abbiamo scelto per voi i migliori semi di questa varietà.

Semi di White Widow

In Vendita
Auto White Widow (Ministry of Cannabis)
Auto White Widow (Ministry of Cannabis)

  • Fioritura 6 settimane
  • Raccolto: fino a 100 gr per pianta indoor, fino a 200 gr per pianta outdoor
  • 60% Sativa – 20% Indica – 20% Ruderalis
  • THC: fino al 18%
  • Disponibile in bustine da 2 o 5 semi

In Vendita
White Widow (Greenhouse)
White Widow (Greenhouse)

  • 40% Sativa – 60% Indica
  • Fioritura 56 giorni
  • Resa media indoor: 800 g/m²
  • Resa media outdoor: 900 g per pianta
  • Disponibile in bustine da 3 o 5 semi

In Vendita
White Widow Autofiorente (Sensi Seeds)
White Widow Autofiorente (Sensi Seeds)

  • 65% Indica – 35% Sativa
  • Fioritura 55 – 65 giorni
  • Pianta compatta
  • Disponibile in bustine da 3, 5 o 10 semi

In Vendita
White Widow Femminizzata (White Label/Sensi Seeds)
White Widow Femminizzata (White Label/Sensi Seeds)

  • 65% Indica – 35% Sativa
  • Fioritura 50 – 65 giorni
  • Altezza media
  • Disponibile in bustine da 3, 5 o 10 semi

Come si presenta

La reputazione che questa varietà ha acquisito nel tempo è dovuta all’eccellente odore, sapore ed alla qualità della botta che ti da. Questa varietà di ganja ha delle cime che sono molto ricche di resina, con un sapore fruttato e di fiori quando viene fumata.

È una pianta compatta di altezza media. Le cime sviluppano dei pistilli color ambra, ma l’abbondante produzione di resina cristallina di questa pianta è un altro dei motivi per cui è diventata leggendaria.

Origini

La White Widow è senza dubbio una delle più vendute varietà di cannabis nel mercato oggi. Forse è anche per questo che la sua storia è così problematica. Dalla sua nascita ha vinto numerosi premi, incluso il primo premio nella High Times Cannabis Cup del 1995. Conosciuta per essere altamente resinosa ed estremamente potente, questa pianta ha l’abilità di stupire anche il fumatore esperto ed è stata utilizzata per la creazione di moltissimi ibridi.

Il nome che ha è spesso collegato con alcune banche semi in particolare, sebbene oggi ogni breeder offra la sua versione della pianta. La battaglia su chi abbia effettivamente inventato lo strain si è trasformata quasi in una contesa politica, dividendo il pubblico in due fazioni. Alcuni credono che la White Widow sia stata scoperta da un uomo chiamato Ingemar, mentre altri prendono le parti di un altro bravissimo breeder conosciuto come Shantibaba. Sebbene la storia di questa pianta sia complicata e complicata da molte opinioni sbagliate e poche notizie certe, la verità è che solo una persona ha il merito di aver dato vita a questa varietà nel mondo. Le nostre ricerche ci hanno portato a credere che la persona che l’abbia creata sia Shantibaba, l’ex co-proprietario della Green House Seeds e l’attuale fondatore della Mr. Nice Seedbank.

La WW fu presentata al pubblico da Shantibaba subito dopo aver fondato la Green House Seed Company nel 1994 con un socio olandese chiamato Arjan. La discendenza di questo famoso ibrido sativa/indica deriva da una sativa pura brasiliana ed una indica dell’India del Sud.


White Widow
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La cannabis indiana genitrice della Widow fu scoperta durante un viaggio in India dove Shantibaba fu fermato da un uomo dopo aver condiviso uno spinello con lui ed insieme si recarono alla sua fattoria sulle montagne del Kerala. Il fattore poi gli fece vedere una indica ibrida che era stata coltivata accuratamente e fatta crescere per ottenere una maggiore produzione di resina. Dopo qualche giorno di selezione e studio di quei semi, Shantibaba tornò nei Paesi Bassi portando con sé dei semi, dai quali ottenne il maschio per creare questo splendido ibrido. Dopodichè ottenne la madre, la Sativa Brasiliana. Da questa unione si ebbe la White Widow.